Per assicurare il controllo delle operazioni di concentrazione potenzialmente problematiche per la concorrenza nel mercato interno ma senza dimensione comunitaria e quindi non soggette a notifica a livello UE, il regolamento sulle concentrazioni prevede fin dall’origine un meccanismo correttivo.
Il meccanismo consiste nel rinvio dei casi dagli Stati membri alla Commissione (oggi disciplinato dall’articolo 22 del regolamento n. 139/2004). In una prima fase storica questo meccanismo è stato applicato in modo restrittivo, ossia scoraggiando il rinvio da parte degli Stati membri che fossero privi di giurisdizione in ordine alla specifica concentrazione.
A partire dal 2021, la Commissione ha modificato il proprio approccio e ha indicato in una Comunicazione le condizioni in presenza delle quali i casi non soggetti a notifica negli Stati membri si prestano al rinvio.
Il caso Illumina-Grail ha rappresentato il banco di prova del nuovo approccio: la Commissione ha deciso di accettare la richiesta di rinvio da parte dell’autorità di concorrenza francese che, in base alla normativa nazionale, non era competente a esaminare l’operazione.
Le imprese hanno impugnato la decisione dinanzi al Tribunale UE e quest’ultimo, con sentenza del 13 luglio 2022 (causa T-227/21), ha avallato la posizione della Commissione tenendo conto dei diversi piani di lettura dell’articolo 22 del regolamento n. 139/2004 e fornendo importanti chiarimenti sulla configurazione del sistema europeo di controllo delle concentrazioni.
Fonte: Assirevi